mercoledì 25 giugno 2008

Senza spazio...senza tempo



Non so se vi è mai capitato di provare quella strana sensazione in cui non riuscite più a capire dove siete, che state facendo...perdete la cognizione del tempo, dello spazio... siete in balia delle emozioni, delle sensazioni... sembra di essere sospesi dentro un qualcosa di impalpabile ma stupendamente splendido.
Vi è mai capitato?

Questi giorni, questi momenti... sono per me un dono, un regalo che la vita sta cercando di darmi, credo, per il grosso credito che ho verso di lei.
Ed io ci sto mettendo tutto me stesso per far si che questi momenti restino indimenticabili, indelebili nel mio cuore, nella mia mente, nel mio animo.

Ma tutti questi splendidi momenti...tutti questi attimi...carezze, baci, coccole, riflessioni, parole scambiate di fronte ad una luna spettacolare, o ad un tramonto come quello di ieri sera... non sarebbero niente, non avrebbero ragione d'esistere se non ci fossi te...se non ci fossi te accanto a me.
Sei speciale Blueyes. Unica.

Slàn.

giovedì 19 giugno 2008

Incantesimi & gatti neri...

Dimmi un po' Blueyes...ma quante cose dobbiamo, ma più che altro devo, iniziare a rivalutare e rivedere alla luce di quanto è successo in questi ultimi giorni?
Partiamo dai gatti neri...domenica ne abbiamo incontrati per lo meno setto o otto, da Rosignano, a Montescudaio fino ad arrivare a Casale...
Non sono un grande superstizioso, ma insomma, quando sulla tua via ti ritrovi caterve di questi simpatici animaletti che per qualcuno sono dei porta jella ca competizione, stavo iniziando a credere che tutto in quella giornata sarebbe andato non proprio come sognavo e come credevo...
Ed invece... ed invece mi son dovuto proprio ricredere.
E pure con gli interessi...
Anche perchè poi... già le cose da domenica sera, diciamo intorno alle otto e mezzo, avevano iniziato a girare in un certo modo, avevano iniziato a prendere quella piega che il mio cuore si augurava, che il mio animo sperava...che il sottoscritto aveva immaginato da qualche giorno a quella parte... ma abbiamo tentato pure la carta Pisa...
E come ben sapete anche voi...ecco, non è che sia il massimo della simpatia per me.
Quella città...quei pisesi in giro...quel campanile venuto torto...vero Inish?
;-)
Ma invece...lunedì notte avrei voluto fare come quei Berlinesi all'epoca del crollo del muro, mi sarei proprio voluto portare via un pezzo di quella spalletta...
Quella magica spalletta, quel magico punto lungo l'Arno da dove ci siamo gustati quello spettacolo unico di fuochi e giochi di luci...e dove mi è piombato addosso come un qualcosa di sperato e desiderato un incantesimo di quelli con i fiocchi.
Ed ora, chi riesce più a venirne fuori?
Io non lo cerco proprio l'antidoto...manco per idea.
E c'è poi pure da dire che arrivare fino in Piazza dei Miracoli a notte fonda...beh...e chi se lo scorda?

Sei tu il mio miracolo Blueyes... sei tu!!!

A domani mattina...e cercherò di fare il serio... ;-)

Pàl - Greeneyes

mercoledì 18 giugno 2008

Stasera...

...stasera volevo mettermi qua per scrivere una riflessione quel tantinello lucida su questi tre giorni appena passati, ma onestamente la testa è già in viaggio...

Stasera rivedrò ancora una volta quegli occhi, quelle due stelle, quei due diamanti, quei due specchi di un'anima che mi sta avvolgendo e mi sta cullando in un qualcosa che onestamente assomiglia più di ogni cosa ad uno splendido, forse unico ed irripetibile sogno.

Io vivo..io ho vissuto, io vivrò inseguendo e vivendo i miei sogni.
Per i miei sogni, dentro i miei sogni, con i miei sogni.
Blueyes... sei il mio sogno.

A fra poco... ;-)

Slàn.

lunedì 16 giugno 2008

Butterflies

Quegli occhi li ho sognati.

Quegli occhi ieri li ho toccati, ammirati, sfiorati.
Quegli occhi ieri mi hanno rapito l'animo.

Da ieri sera il mio stomaco è un'area di volo libera per le farfalle e falene.

Slàn.

venerdì 13 giugno 2008

Make a wish...

Si può desiderare, prima di andare a dormire, prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo, prima di chiudere gli occhi e lasciarsi alle spalle tutta la nostra vita..per poi aprirli domani mattina con tutta la vita alle spalle ed un nuovo giorno da vivere...

...di incontrare in sogno due occhi che mi hanno rapito l'animo?

Direi di sì, credo... lo ritengo per lo meno legittimo.

Lo desidero, lo spero. Lo vorrei.

mercoledì 11 giugno 2008

Misty Days

No...non sono morto, non mi hanno arrestato, non sono stato rapito, non ho fatto visita agli ufo, non mi sono arruolato nella legione straniera (anche se...quasi quasi...), non sono stato scelto come membro di giuria in un superprocesso di mafia...niente di tutto questo.
Son sempre qua...per fortuna mia e per sfortuna vostra.
O forse il contrario... non so.

Fatto sta che in questi giorni ho avuto la mente sempre presa ed impegnata da mille cose, mille pensieri, mille riflessioni...milioni di neuroni se ne sono andati in fumo abbattendo ancora di più il numero di quelli sani rimasti in circolo.
Il mio cervello ultimamente sembra il parcheggio di un ipermercato alle 6 di sera di una domenica di agosto. Vuoto.
Solo baby gang in giro a fare monoruota e robe simili.
Nel mio parcheggio manco le coppiette a tubare vengono...troppa grazia ;-)

No, scherzi a parte...in questi giorni non ero in condizione di scrivere dei bei pensieri, più che altro lucidi e chiari.
Però tra i tanti pensieri che mi sono girati in mente ce n'è uno che vorrei proporvi a breve, spererei domani se riesco...riguardo un evento che ha segnato in maniera indelebile la mia vita, la mia esistenza, il mio animo...i miei sogni.
E di cui quest'estate ricorre "il decennale".

Intanto io stasera visto che sono in una fase di recupero psico-fisica dopo l'ultimo uicchend, dopo la serata distruttiva di lunedì dove abbiamo affogato i dispiaceri sportivo-calcistici in un quantitativo di birra da denuncia penale (...siamo riemersi dalla tavernetta del Ciofa solo dopo le 3 di notte...ed un filmino in pay per view su sky...)...direi che è proprio meglio assai di più (...molto stonerebbe?) rilassarmi un po'; relax fisico e mentale.
Adesso me ne scendo giù e mi vado a vedere ed ascoltare questa bellezza qua...



Slàn.

mercoledì 4 giugno 2008

Once



Ieri sera, in beata e completa solitudine, insieme ad un'altra decina di spettatori, mi sono goduto in uno stato d'estasi e di struggente malinconia questa perla del cinema contemporaneo.
Once...una volta.
Io l'ho visto oramai diverse decine di volte, ieri sera la prima volta in Italiano.

Questa è la recensione del giornalista di Repubblica, Roberto Nepoti:
Difficilmente una storia d´amore contemporanea potrebbe essere raccontata in modo più autentico, delicato e semplice di come la racconta Once, produzione a bassissimo costo realizzata in un paio di settimane ma già pluripremiata (anche con l´Oscar per la migliore canzone, "Falling Slowly") e capace di strappare parole entusiastiche a una vecchia volpe dello spettacolo come Spielberg. Si racconta il breve incontro, a Dublino, tra un musicista di strada in lutto per amore e una immigrata ceca, venditrice di rose e pianista di talento. L´incontro libera la creatività musicale di entrambi: realizzano un demo, che forse avrà un avvenire. L´ha già avuto, da parte sua, il protagonista Glen Hansard, tra i fondatori del gruppo folk-rock irlandese "The Frames". La cosa più originale è che la love-story pudicamente abbozzata è raccontata soprattutto attraverso le canzoni, i cui versi sostituiscono le parole d´amore: una forma di "musical", in un certo senso, mai vista prima. E le parole dicono (come nel meglio della musica popolare secondo Truffaut) tutte le cose che contano: "ti amo", "perché mi hai lasciato?", "non so vivere senza di te".

Io posso solo aggiungere che:
è una pellicola in cui a volte valgono molto di più gli attimi di silenzio, gli sguardi dei protagonisti e le note che si sentono proprio venire su dal cuore passando per i loro animi.
Ed i due protagonisti, mai chiamandosi per nome (!!!) in realtà si raccontano e si comunicano come se fossero quasi in simbiosi.

La mia scena preferita?
Il pianoforte nella penombra della sala di registrazione.
Anche adesso che ci ripenso mi viene la pelle d'oca ed un brivido mi scorre lungo la schiena.
Non ci posso fare niente, quel film mi tocca nel profondo, mi commuove.
Forse, onestamente, il mio film preferito. Di sempre.

Slàn.