giovedì 20 novembre 2014

Quel giorno che ti cambia la vita


Ci sono giorno nella nostra VITA che ne cambiano il senso. Il significato. Il valore.

Onestamente non so quale sia il mio. Dovrei scegliere tra molti.
Alcuni sono anche brutti, pieni di significati negativi.
Ma bisogna anche essere onesti e dire che se non avessi passato quei momenti, beh, chi oggi ho accanto non mi avrebbe mai notato.

Tra quelli brutti, bruttissimi ci metto senza dubbio quel giorno di novembre 2007 quando un dottore mi disse un qualcosa che la mia mente, sempre pronta ad elaborare e correre, elaborò fino a farmi immaginare un futuro pessimo. Atroce. Cattivo. A 26 anni mi vedevo da lì a poco su una sedia a rotelle.

Ce ne anche un altro, che porterò sempre nel cuore. Come una cicatrice. Profonda. Che mai smetterà di sanguinare. Il 25 giugno 2014. Nonna Liliana... che ha avuto di incontrarti e conoscerti... beh... spero solo di portarmi dentro da qui in avanti qualcosa delle milioni di cose che mi ha insegnato. Che fortuna è stata quella di averti accanto in questi primi 33 anni della mia vita. Un onore quasi.

E poi... ecco... ci sono quei giorni belli, quei giorni che non potrò mai scordare, quei giorni che oggi mi fanno sentire una persona vera. E anche qua è difficile. Prima di tutto metterli in ordine, perchè quando la vita prende "quella piega" che hai sempre sognato e voluto vivere.

Mi viene in mente il giorno che incrociai il tuo sguardo, dapprima timido e poi curioso.
Mi viene in mente la sera che lessi la tua prima email.
Mi viene in mente il giorno del nostro primo appuntamento.
Mi viene in mente il giorno del primo bacio. Era un 15 giugno.
Mi viene in mente il giorno in cui inizio la nostra favola. Era un 16 giugno.
Mi viene in mente il giorno in cui andammo a vivere nella nostra casina. (mai mi perdonerà il fatto di averla lasciata per qualche giorno, per un vecchio amore di entrambi, Erin).
Mi viene in mente il giorno in cui ti chiesi di sposarmi. Da quel bellissimo belvedere con vista sul Tirreno.

E soprattutto mi viene in mente quel 27 settembre. Lo scorso 27 settembre.
Il 27 settembre 2014.

...oltre ad ogni singolo secondo che ho la fortuna di vivere al tuo fianco. La fortuna più grande che la vita mi ha voluto regalare.

Mi guardo indietro e vedo un percorso pieno di ostacoli e tranelli che mi ha portato fino a te.
Guardo avanti e vedo...

Proviamo a scrivere insieme questo domani, amore mio.
Che ne pensi?


Ps: l'insegnamento che la vita, la mia vita mi ha lasciato è uno e semplice.
Che per arrivare a vivere quei momenti che una persona ha sempre sognato ed immaginato di vivere bisogna passare momenti bui, ricchi di paure, di sconfitte, di dolore. Perchè è in quei momenti che la vita ti vuole vedere in faccia. Ed è in quei momenti che bisogna prendere quelle decisioni che porteranno la nostra vita a prendere "quella piega". E' in quei momenti che bisogna scegliere tra VIVERE o lasciarsi andare.
Io decisi di vivere. E la vita mi ha fatto un regalo immenso.
Te. 

venerdì 4 luglio 2014

Riemerge. Esiste. Ci sono.

Giorni duri.
Settimane sotto pressione.
Addii dolorosi.
Notizie che ti lasciano di stucco.

Il sunto di tutto, alla fine, è sempre uno. E uno solo.

Godetevi ogni secondo, OGNI secondo della vostra vita.
Il tempo non ritorna più. Le passioni vanno vissute, sempre.
E tenetevi vicino chi vi vuole bene.

A presto. Promesso.


lunedì 29 aprile 2013

La prossima volta mi faccio accompagnare da Paul...


La prossima volta che viene la malsana idea di andare a comprare del pesce alla coop di Rosignano alle sette di sera, prendetemi a remi di patino nelle gengive.

Soprattutto se di fronte a te, in file, trovi nell'ordine:
1) sciura meneghina che si fa pulire 2 chili di calamari
2)signora vecchiotta andante dotata di erre moscia, probabilmente piemontese, che ha ordinato una quantità di pesce disumana, e che ci provava palesemente con il pescivendolo, elogiandolo per la precisa e veloce (ma dove...) pulizia dei pesci appena acquistati
3)rincoglionito di mezz'età autoctono che era indeciso se prendere il baccalà o l'acciughe sotto sale. Tanto ti verrà sere comunque.
Totale tempo d'attesa, 35 minuti tondi.
Per prendere poi due bei esemplari di sgombri, pescati in Atlantico.
Discretamente boni.
La prossima volta mi compro i bastoncini e vado in domo a quei vecchi rincoglioniti.

O magari potrei farmi accompagnare da quell'armadio di Paul.
Io sarei anche largo, ma non ho l'altezza.

Lui metterebbe un po' di pressione a quei ceffi che rallentano il banco pescheria del supermercato.
Sicuro.

Slàn.

domenica 28 aprile 2013

Pulizie di primavera


Prima cosa  bisognerebbe togliere un po' di polvere da qua...

...guarda quanta polvere c'è in giro...e da ottobre che non salivo qua e in effetti di lavoro da fare ce n'è.
E prima di mettere ancora un po' pensieri qua, mi voglio divertire un po' a rivedere cosa era finito qua.

E devo essere sincero... ne è passata di acqua sotto i ponti da quel primo post di una domenica di marzo, di quasi sei anni fa.
Ne è passata di vita da quel momento ad oggi.

Rileggo.
Ripenso.
Sorrido.
Piango.
Penso.
Ricordo.
Sogno.
Immagino.
Sospiro.
Faccio un respirone e vado avanti.

Perchè la vita spesso ti prende qualcosa, via via ti ruba qualcos'altro.
Qualche volta ti fa capire che certe persone su cui hai pensato di poter contare in realtà si sono poi dimostrate un qualcosa di vuoti, inutile se non veri e propri soggetti dannosi.
Meglio così, il tempo ha sempre ragione. E sedimenta tutto.

Quello che rimane è quello che è giusto che sia rimasto.
Anche se un'altra bella scrollatina al setaccio andrebbe proprio data... si farà anche quello...

Ma la vita poi alla fine, se la tratti bene, l'apprezzi e la valorizzi, ti regala qualcosa.
Qualcosa di bello e di unico.

E le pulizie di primavera di quest'anno saranno proprio ispirate.
Ispirate dalla voglia di vivere questa vita al meglio, di progettarla per assecondare il volere del cuore e di sognarla per seguire i dettami dei sogni.

Si puo. Fare.
Slàn.




sabato 20 ottobre 2012

Ognuno di noi ne ha uno


Sì.
Sono proprio sicuro di sì.
Sono proprio certo che ognuno di voi ne ha uno. Che tiene segreto.
Tiene dentro di se e lo usa solo e soltanto quando ha bisogno di essere da solo con se, se stesso, i suoi progetti, le sue idee ed i propri momenti creativi.

Chi sa cosa avete capito...

Sono ancora più certo di questo, ogni volta di più.
E' sempre là, nell'angolo dei vostri pensieri, nelle intercapedini più strette e nascoste della vostra mente. Ma c'è sempre. Quando ne avete bisogno è sempre presente.
Niente e nessuno ve la potrà mai togliere.
E diventa di una potenza dirompente e quasi senza limite se potete avere la fortuna di poterla condividere con la persona che avere vicino, accanto.

E' l'idea di avere un proprio angolo di mondo, vicino o lontano, dove siete sicuri potrete trovare la tranquillità per poter pensare, ragionare, sognare, ambire, progettare, chiudere gli occhi e volare via per quanto volete voi.
Dove siete voi, la persona che amate ed i vostri pensieri. Sogni. Tutto quello che volete voi.
Niente altro intorno a voi se non quelle immagini che tenete sempre ben custodite nella mente e nel cuore e che sapete sempre riconoscere, ogni volta che ne avete bisogno. E sentite subito il bisogno di andarci, tornarci e tornarci ancora una volta.
Perchè è da là che parte, forse, ogni cosa di voi.

Di questi posti qua ne ho molti, i più ahimè sono sparsi per il mondo (inutile dirvi dove si trovano...) ma ce n'è uno proprio a due passi da qua.
Basta prendere quel sottopasso sotto la ferrovia che vi aprirà lo sguardo come una sorta di quinta teatrale verso il Mare Nostrum e fermarsi là dove c'è una sorta di balcone naturale verso... verso la direzione dove vuole andare la mente, dove vogliono andare i pensieri.

E ieri sera, non ho trovato che che questo spazio per mettermi là a cercare nuove canzoni da usare giovedì prossimo.
Mettiamola così... vista da sogno, luci calde ed avvolgenti di un tramonto autunnale...e la colonna sonora di decine di canzone che penso saranno semplicemente perfette. Almeno così speriamo.
Si fa veramente presto a rendere un semplice venerdì sera in un momento di quelli da ricordare.

Basta veramente poco per essere felici nella vita.
Per chi lo vuole essere veramente.


sabato 29 settembre 2012

E' sempre il solito, strepitoso settembre...


E alla fine anche questo settembre è volato via.
Volato via in un baleno.
Velocemente.
Forse troppo velocemente.

Forse dai, alla fine è scorso via alla velocità normale di quando una persona sente che inizia a vivere la propria vita nella forma, nei modi, negli spazi e nei pensieri di come l'aveva sempre sognata, immaginata, studiata, proposta. E poi finalmente raggiunta, vissuta.
Secondo dopo secondo. Giorno dopo giorno. Settimana dopo settimana. Mese dopo mese.

Settembre, apre le porte all'autunno.
Stagione che da sempre, per tutti noi, è una stagione di cambiamenti, adattamenti, rinnovate promesse, piano più o meno fattibili messi in pratica o almeno. Chi di voi non era un po' impaurito, arrabbiato, sconsolato ed anche un po' spaesato al momento della ripresa delle scuole, soprattutto dopo i famosi "salti" tra cicli?
Io ero fra quelli, lo ammetto.

Ma con il tempo ho imparato ad apprezzare questa stagione, queste settimane che ci accompagnano dalle spiagge affollate e rumorose estive verso quelle atmosfere più intime, calde, tranquille e se vogliamo un goccio più riflessive delle case, dei locali dove ci si ritrova con gli amici per un buon bicchiere di vino rosso.
C'era un motivo se mi avevano affibbiato il nome di "Mr. Autunno"...
Non ci posso fare niente, mi piace troppo di più questa stagione rispetto alla primavera (per non parlare dell'estate).

Saranno questi colori che si iniziano a vedere o meglio, a intravedere (sperando che questo stramaledetto scirocco lasci il posto a qualche bella sventagliata di tramontana e grecale, c'è da ripulire quest'aria pesante ed umida) a sera, come in questo momento. Quando da fuori le persiane e le finestre piano piano scendono quelle ombre che avvolgono tutto ciò che trovano, rumori compresi. Ombre che poi diventano colori scuri, ma mai tenebre.
E queste atmosfere dovrebbero darvi la spinta, la voglia, di mettervi lì, dentro voi stessi, nel tepore e nella tranquillità dei vostri animi, che sapranno con un abbraccio caldo farvi capire che ogni singolo attimo della nostra vita deve essere un'occasione, un momento da apprezzare.

Sognare, ricordare, suggestionarsi, immaginare, programmare, scrivere, dipingere, ascoltare musica, leggere...e chi più ne ha più ne metta... beh, in questi momenti, in questi scorci crepuscolari un sabato sul finire di settembre qualunque, è proprio uno di quei momenti in cui vorresti fermare il tempo per avere modo di fare tutto... perchè il tuo cuore è ispirato, perchè il tuo animo è alto, perchè ti senti il diritto sacrosanto di essere felice. E te lo senti dentro, scolpito là. E nessuno te lo può togliere.

E' sempre il solito, strepitoso settembre...
Davvero. Dopo aver avuto modo di scoprire, conoscere, innamorarmi di una perla del Mar Egeo, negli scorsi anni, quest'anno il nostro girovagare ci ha portato nel cuore dell'Europa. Di quell'Europa ricca di storia, di volti, di storie, di leggende, di scorci, di contraddizioni, di profili, di contrasti: così forti da farti vivere quella settimana, quella settimana appena trascorsa, in uno stato di emozione e suggestione continua che forse mai avevo provato in passato.

Un qualcosa di estremamente difficile da spiegare. Ma allo stesso tempo, estremamente emozionante. Bello. Bellissimo. Emozioni che mi hanno preso il cuore. Emozioni che mi hanno fatto sentire come testimone di passi della storia, di una storia che sempre e comunque va avanti, voltandosi di tanto in tanto indietro. Con un orgoglio e con un'altezzosità più che meritata. Perchè è il tempo che glielo ha riconosciuto. Non facendole invecchiare mai. Ma tramutandole in esperienze di viaggio che consiglio assolutamente a tutti.

Dresden e Prague sono un tuffo al cuore.
Un tuffo al cuore che può diventare emozione da lasciarti un segno scalfito nel cuore. Per sempre.
Se al tuo fianco avevi la persona che ti fa battere il cuore. Ogni secondo della tua vita.

Perchè in serate come queste, ti fermi un attimo (nella speranza vana di riuscire a fermare il tempo) e rivedi ogni secondo, ogni frammento, ogni scorcio, ogni ombra, ogni controluce di questi giorni. Ed è un tuffo al cuore continuo.

Slàn.
Pàl.

domenica 20 maggio 2012

A volte a pensar male...



Ahhh....e precisa come non so neanche io cosa, per l'ennesima domenica di fila, è arrivata lei. Ancora una volta, ancora una volta tanto disutile quanto utile.
Utile perchè è mancata per tanto, troppo tempo.
Disutile perchè ti brucia quella mezza giornata da godersi in pace, agognata per tutto il resto della settimana.
Ma alla fine c'è, arriva. Annunciata e predetta. Forse pure maledetta.
Ma c'è.
E non ci si può fare niente. Come tutte quelle cose su cui non abbiamo potere decisionale. Come tutte quelle cose che quando ti capitano, beh, seguendo l'antico adagio "far buon gioco a cattiva sorte", non puoi far altro che prenderle.
Così come vengono. Le prendi e le guardi, cercando di capire come maneggiarle, gestirle ed affrontarle. Non puoi fare altro, se non sei uno struzzo.

E così capita in una "bella" domenica di pioggia di metà maggio, a ridosso di una due giorni di eventi e cataclismi che hanno segnato (purtroppo però siamo di memoria corta in questa sorta di strano paese...), almeno credo, questi sabato e domenica, di rimanere qua, nella mitica mansarda, con un po' di buona musica in sottofondo, a pensare ad un po' di cose.

Cose e persone.
Cose, persone ed esperienze di vita.

E tante volte a pensar male...

No, no...tranquilli. Non è una seduta privata di autolesionismo applicato. Ci mancherebbe. Se ne passano già di ogni tutti i giorni, che proprio ne farei volentieri a meno.

C'è che...
C'è che tante volte avrei una (insana?) voglia di mandare a spalare il mare, voglia di fanculizzare altamente (in prima battuta) certe persone che deliberatamente e con un piano ben preciso e studiato, ti hanno tolto svariati anni della tua vita, personale e professionale. Illudendoti di chissà quali mirabolanti possibilità ed esperienze, fatto salvo poi regalarti infinite figure cacine, frustrazioni, illusioni, incazzature, esaurimenti nervosi personali che inevitabilmente poi si riflettono anche sulla persona che hai accanto e sul restante tempo della così detta vita privata (considerate le ore passate là, beh, ne rimaneva comunque poco...).
E molto peggio ancora...
In seconda battuta poi, dopo la fanculizzazione, si potrebbe passare a... no, no, tranquilli, le mani io non me le sporcherei proprio per dei soggetti così. Proprio no. Però la tentazione di vedere che coloro che da sempre hanno navigato nella mediocrità e che sono rimasti a galla grazie alle tue idee, alle tue iniziative, al tuo entusiasmo ed alle tue capacità, finire dove si meritano, beh, è veramente tanta.
Dove si meritano di stare? Beh, non sta a me dirlo, però un'ideina ce l'avrei...
Ma verrà il nostro tempo e ci riprenderemo tutto con gli interessi.

Cosa ci riprenderemo? Cosa mi riprenderò?
La possibilità di mettere in pratica idee, spunti e capacità che in un ambiente mediocre, che non aveva voglia di crescere, non avevano sbocco.
Ci riuscirò. Ci riusciremo.

C'è che...c'è che poi fai di tutto per tenerti lontano da persone che un tempo hai indicato ed appellato come "amici" e che poi alla fine della fiera, non si sono rivelati proprio così.
Ci provi... perchè non puoi fare altro.

A volte varrebbe la pena fare come quando si ha un problema al pc che non parte più, e dove hai dei dati importantissimi da salvare.
Il tecnico ti dice che non potrai salvare ogni dato, ma solamente alcuni di questi.
Se il tecnico è bravo ti fare salvare quelli che sono realmente importante. Se il tecnico è uno scappato di casa, salverà qualcosa qua e là. E in quello che riuscirà a far saltare fuori di sicuro ci sarà tanta rumenta, tanta roba che avresti volentieri lasciato anche là, in fondo a qualche ammasso di componenti di pc qualche discarica indiana.

Ma tanto va così, sempre. Se hai fretta, troverai quel tecnico scappato di casa, che riuscirà a salvarti solo la merda, solo il peggio.
Tante volte vorresti tenere lontano dalla tua vita persone, soggetti come di cui sopra. Per non far sapere cosa pensi, come pensi, cosa progetti, cosa sogni, come vivi e come vorresti vivere la tua vita.

Perchè semplicemente non ti va di condividere con questi "soggettoni" te stesso.

Ma puntualmente, di rinterzo, di rimbalzo, di bisbigliato, di letto & rubato, di arraffato, di preso con le buone & con le cattive, di strappato, di immaginato (?), di venuto a sapere "per caso", di venuto a sapere "così, parlando d'altro" arrivano a coloro che avresti voluto tenere il più lontano possibile.
Perchè ti hanno fatto male e sei sicuro che te ne faranno ancora o perlomeno non appena ne avranno la possibilità.

...e uno dice, beh, come va di moda in questa epoca 2.0 o anche 3 o anche 69.0 "toglili dalle amicizie di Facebook"...
Beh, qualcuno ancora si lamenta che la privacy di quello che postiamo su quel ruzzino bianco e blu ci perseguiterà a vita? Onestamente, in tutta sincerità ed in tutta umidità (per la pioggia di oggi), le orecchie, gli occhi e la bocca di qualcuno può essere anche di molto ma di molto peggiore.

Siiii...lo so. A pensar male si fa peccato.
Ma a volte ci si prende...

Buona domenica sera a tutti quanti. Anche a... sì dai, ci siamo capiti.

Vado a rimettermi il cilicio...(e scusate il tono da domenica sera...)